
Pesce degli Abissi
“Metallo e luce diventano un pesce che abita le profondità immaginarie”
Pesce degli Abissi porta lo spettatore nelle profondità dove la luce scompare e il metallo prende forma di vita. La scultura nasce da una moltitudine di elementi industriali: tubi, ingranaggi e lamine diventano pinne, mascelle e corazza. Il colore argentato e le sfumature bluastre ricordano i riflessi lunari sull’acqua, ma qui calati in un mondo privo di sole.
L’antenna luminosa è il dettaglio che cattura subito: una promessa di orientamento tra i fondali, un richiamo alla capacità della natura di adattarsi agli ambienti estremi. Avvicinandosi si colgono le texture: la superficie martellata, le saldature vive, le giunture che suggeriscono movimento.
Da lontano la figura è potente, affilata, quasi minacciosa, eppure poetica. Pesce degli Abissi non è solo scultura, ma metafora di resilienza: anche ciò che viene scartato può tornare a brillare, trasformandosi in vita immaginaria.